PER LE SCUOLE, A SCUOLA

L’offerta è diversificata sia per tema che per fascia di età. In generale, gli spettacoli sono costruiti in modo da sollecitare la partecipazione del pubblico.
Le caratteristiche:

  1. ispirati ai Diritti dell’Infanzia, come riferimento legislativo e culturale su cui costruire relazione accoglienti e tutelanti, per piccoli E per grandi;
  2. la lettura del contesto, ossia il riconoscere nelle storie elementi di quotidianità;
  3. un linguaggio adeguato all’età e alle famiglie.

La parola ai giurati (Scuole Medie Inferiori e Superiori)

Tutti in piedi, entra la giuria. Il giudice declina le accuse a cui l’imputato è chiamato a rispondere. Alla sbarra vanno personaggi storici controversi che, con le loro scelte, hanno determinato cambiamenti importanti nella Storia, nel bene e nel male. E poi l’interrogatorio, con la parola ad Accusa e Difesa. Come vanno giudicati? La sentenza finale sarà “colpevole” o “innocente”?

Lo spettacolo simulerà un’aula di tribunale. Il giudice sarà una voce esterna, gli spettatori la giuria. In mezzo, interpretato dall’attore, il personaggio storico che racconterà episodi ed eventi della propria vita incalzato dalle domande di Pubblico Ministero e Difensore, ciascuno interpretati da un gruppo di ragazzi, a cui sarà data la possibilità di consultarsi, cooperare, scegliere la strategia ritenuta più adatta.

L’idea è un grande gioco di ruolo che solleciti la partecipazione, il coinvolgimento, l’interesse, le domande dei ragazzi e faciliti l’apprendimento critico della storia e dell’attualità a partire dall’ascolto, dal cambio di prospettiva e dallo sforzo di dimostrare una tesi
La disponibilità dei docenti a concordare in precedenza temi e modalità, offrendo al contempo ai ragazzi l’opportunità di prepararsi per il loro ruolo, consentirà di creare uno spettacolo in cui la messa in gioco si baserà su comprensione e valutazioni maturate.

A cura di Lorenzo Bocchese.

Roba da matti

1° Episodio alla ricerca di senso

Uno si alza al mattino, apre il giornale, va al lavoro, incontra persone, si trova a essere parte di storie… costantemente alla ricerca di senso.
E invece?
E invece… Roba da matti… Sembra di ritrovarsi in un labirinto che ha mille entrate: la famiglia, il lavoro, le passioni, gli affetti, tante tra le storie che si vivono o si osservano sembrano esserne prive, di senso…
«Bisognerebbe far così… Sarebbe giusto se si facesse colà… Dovrebbero fare costà…»
Uno il senso lo intravede in lontananza… Ma arrivarci, uscire dal labirinto è… mah… Un’ambizione? Una fissazione? Un’illusione?
Lorenzo Bocchese inizia il suo personalissimo viaggio alla ricerca di senso: storie, considerazioni, errori di cui ridere per non piangere. O, meglio di cui sorridere con comprensione.

Il matto è una parte di noi stessi che vede la vita innocentemente e non ha paura di dire ciò che vede – come il bambino che, nella fiaba, non ha paura di dichiarare che l’imperatore è nudo – perché libero da legami imposti da regole sociali o di autocensura.
Chi altri se non un matto andrebbe su un palcoscenico improvvisando, senza un’idea chiara di cosa dire, e metterebbe in scena qualunque cosa venga in mente?
Sul palcoscenico il matto usa le proprie sensazioni come strumenti, usando la propria innocenza come stimolo per interpretare ogni personaggio con naturalità, accettando, quando serve, la propria goffaggine.

A cura di Lorenzo Bocchese.

Il ponte dei bambini (Scuole Materna e Primaria)

Due case. Due famiglie. Due lati opposti di un fiume. E due difficoltà diverse nel parlarsi e mettersi in contatto. Fino a quando due bambini si inventano un gioco per diventare amici. E le pietre, che i grandi si sono scagliati, diventano il primo ponte su cui stare in equilibrio. Insieme.

Ci sono tanti modi per stare vicini gli uni agli altri. Si può abitare vicino, stare nella stessa casa, perfino nella stessa stanza e sentirsi soli. Serve un ponte che ci metta in collegamento: un ponte da costruire piano piano, con i mattoni dell’ascolto, dell’amicizia, della pazienza e uscendo dalla propria individualità per percorrerlo, attraversarlo per incontrare l’altro.

Ispirato dalla storia di Max Bolliger e grazie alle magnifiche illustrazioni di Stepan Zavrel, il Ponte dei Bambini è uno spettacolo in cui la partecipazione del pubblico costruisce il senso dello stare insieme. Sono di tanti tipi i ponti che si possono costruire, anche con gli occhi, con le mani, con un disegno, con la voce.

Il Pifferaio sarà contastorie, attore e animatore, coinvolgendo il pubblico a partecipare, in modo da sentirsi parte di ciò che avviene in scena. Lo spettacolo è naturalmente adatto ad un pubblico di famiglie.

A cura di Lorenzo Bocchese.

Il Pifferaio dei Diritti (Scuola Primaria)

Topi, topi, topi dappertutto! Ad Hamelin il Sindaco non sa più cosa inventarsi. Che fare? Come liberarsi di loro? Quando un Pifferaio (un Pifferaio? Mah…) gli assicura che, con l’aiuto dei bambini di Hamelin, riuscirà a liberare la città dai topi, il Sindaco gli promette mari e monti. E perché no, dopo tutto è solo un Pifferaio…
Ma il Pifferaio ed i bambini sorprenderanno lui e la città.
Lo spettacolo, patrocinato da Amnesty International e Arciragazzi Nazionale, intende usare il linguaggio del teatro come cavallo di Troia. Il Pifferaio dei Diritti è la riscrittura di una nota fiaba che punta l’attenzione su momenti e aspetti che approfondiscano i Diritti dell’Infanzia nella quotidianità vissuta dai ragazzi.
Il Pifferaio farà da contastorie e si relazionerà con i caratteri che appaiono a schermo e sarà animatore che coinvolgerà il pubblico a partecipare a ciò che avviene sul palcoscenico. Lo spettacolo è ideale per le scuole e per un pubblico di famiglie.

A cura di Lorenzo Bocchese.

www.pifferaio.it

Sei un mito!

Sono mille le storie con cui i Miti dell’antichità tentavano di spiegare il mondo, la sua grandezza e i suoi fenomeni. E spesso raccontavano di vicende avventurose, divertenti, talora drammatiche che, oltre che dare una dimensione narrativa a fenomeni naturali (la nascita del creato, il divenire del tempo, la lotta dell’uomo con ciò che è più grande di lui), danno forma a emozioni, paure, trucchi e soluzioni con cui da sempre l’uomo cerca il proprio posto nell’universo.

Lo spettacolo utilizza Miti diversi come opportunità per mettere a fuoco argomenti diversi:

  1. L’uomo, eroe dalle tante debolezze: Orfeo, Prometeo e Teseo

    2. Da dove veniamo? L’universo, il tempo e la vita che conosciamo

    3. L’esistente, eppure inspiegabile: gli Dei e la relazione con l’umanità.

    4. La guerra di Troia, mito dell’essere umani: la famiglia, gli amori, la guerra

    5. La tragedia dell’essere uomo: la saga di Edipo e della sua famiglia

A cura di Lorenzo Bocchese.

StupiDario

StupiDario, spettacolo comico per attore solista, è ai confini tra il cabaret ed il teatro.

Il tema? La nascita, vista al maschile. Sì, perché, se un figlio sta per arrivare, è giocoforza che anche un padre venga alla luce. E vivere il processo di trasformazione diventa l’opportunità per osservarsi ed osservare tanti diversi modi di essere maschio e uomo, in relazione ad altri uomini, ma anche e soprattutto alle donne.

StupiDario diventa quindi un divertito viaggio di andata e ritorno nella voragine di luoghi comuni, stupidaggini e parzialissime verità dell’essere maschio, dai controversi valori (il calcio, il sesso, la propria immagine) ai segreti inconfessabili (del calcio, del sesso, della propria immagine).

Per scoprire che, se grazie a tempo e ‘contrattempi’, un maschio può diventare uomo, non c’è momento in cui un uomo può dimenticare di essere maschio!

Lo spettacolo, pur essendo per tutti, è meglio godibile da un pubblico adulto.

A cura di Lorenzo Bocchese.

“À la carte: la Commedia dell’Arte del XXI Secolo”

Si può improvvisare in scena, mettendosi al servizio di un canovaccio e interpretando tutti i personaggi di una storia?
Se l’obbiettivo è accompagnare il pubblico in un viaggio tra le storie, un viaggio che, a partire dall’attualità, racconti come i Comici della Commedia lavorassero, guardassero al mondo, distillassero l’essenza di un personaggio, sì, si può.
À la carte vuole essere un’opportunità per guardare alla quotidianità di questo nostro XXI secolo con l’esperienza e lo sguardo scanzonato della Commedia dell’Arte. E per far tesoro di una ricerca radicata nella storia e ispirata dal desiderio di comprendere meglio il mondo in cui viviamo. Nonostante tutte le differenze – origine, lingua, classe sociale, cultura… – dopo tutto siamo tutti umani…
Come si muoverebbero i Comici oggi? Quali sarebbero le maschere ed i personaggi da interpretare? E i lazzi, le abilità con cui stupire e incantare un pubblico? Quali, infine, i canovacci e le storie di questi nostri anni 2000, capaci ancora di legare amore e potere, convenzioni e trasgressione, relazioni e sentimenti come quelli della Commedia di qualche secolo fa?

Lorenzo Bocchese cerca una risposta a queste domande, per scoprire come sul palcoscenico personaggi e storie, pur aggiornandosi e cambiando aspetto, sembrino tuttavia restare nel solco della Commedia, una delle esperienze teatrali storicamente più importanti a cui l’Italia abbia dato un contributo.

A cura di Lorenzo Bocchese.

La ludoscuola (Insegnanti)

L’intento del laboratorio è di formare insegnanti attenti a quelli che sono i processi di apprendimento che all’interno di un percorso di gioco si attivano consentendo così agli alunni di conoscere e sperimentare situazioni, oggetti e temi di studio anche attraverso errori e nuovi tentativi.

Giocando si impara a conoscere il nostro corpo e a muoversi nello spazio, si esplora il mondo, si scoprono gli oggetti, il loro uso quotidiano e il loro uso improbabile, si impara a relazionarsi con gli altri, si superano ostacoli fisici in modo personale e graduale.

Attraverso l’utilizzo di tecniche partecipative che garantiscono l’espressione di ciascuno dei discenti, l’idea è di orientare l’attività con insegnanti e ragazzi alla sperimentazione, ideazione ed elaborazione di giochi che, oltre ad avere una valenza ludico-espressiva, consentano l’approfondimento di argomenti e tematiche funzionali al percorso didattico.

Tale percorso offrirà agli insegnanti elementi di facilitazione, opportunità di valorizzazione delle esperienze didattiche e creerà la premessa per la costruzione di una banca dati da archiviare in rete che, progressivamente, si arricchirà di elaborazioni su argomenti dei programmi didattici calibrate sull’età dei ragazzi.

A cura di Lorenzo Bocchese.

Teatralia (Scuola Primaria)

Si tratta di un laboratorio ludico-teatrale: l’idea è di partire dal gioco e dall’espressione corporea e, attraverso il racconto e l’ascolto, dare uno sviluppo narrativo alle attività ludiche, di modo che i bambini possano giocare in sintonia alla realizzazione di un progetto espressivo d’insieme che li raccolga tutti.
Il gioco teatrale della messinscena dovrebbe costituire il traguardo naturale del progetto e cercherà di mettere assieme il contributo di ciascun gruppo di bambini.
L’educazione del bambino sarà ad essere sia attore che pubblico, pur rimanendo nell’ambito ludico e coinvolgerà gli adulti di riferimento (insegnanti, genitori etc.).

A cura di Lorenzo Bocchese.