Il filo nel labirinto – CAnoscenze

Ulisse in Latino.
Odisseo in Greco.

Per me era sempre stato Ulisse. Ho imparato poi che di fatto era greco e il suo nome era Odisseo.

Ho sempre voluto essere come lui. Essere quello astuto, che ne capisce più degli altri, che non è necessariamente il più forte, ma con la propria intelligenza e cervello è in grado di vincere la forza bruta, le armi luccicanti, il numero… Questo mi ha sempre affascinato.

Più difficile rendersi conto di quello che implica vivere le avventure… o vivere vicino ad un personaggio del genere. Proprio per le sue caratteristiche, per i desideri che ha, per il suo modo di stare con le persone.

Ulisse/Odisseo varca le colonne d’Ercole a inseguire una febbre di conoscenza che non vuole confini di nessun tipo.
Dante lo colloca all’inferno, e tanti vari critici negli anni hanno interpretato il tutto nell’usuale prospettiva di fede e grazia divina.

Io mi permetto un’ulteriore interpretazione, e pazienza se è personale e fondata sull’acqua di un’intuizione.

Ulisse/Odisseo vive una vita d’inferno a inseguire (narcisisticamente?) qualcosa più importante della famiglia, dei compagni, delle relazioni. Una febbre, una fame che non può essere saziata. Ma che vita d’inferno è quando qualcosa, di qualunque cosa si tratti, fa perdere di vista il tempo, le relazioni, i ritmi di un’esistenza che per tutti si scandisce in tappe fisse, spesso legate all’età…

Ma qui c’è anche altro di interessante. Ulisse convince (manipola?) il suo equipaggio a seguirlo. E gli fa un bel discorso pieno di belle parole.
A ragionare di buoni o cattivi, quelli che sanno parlare bene in che mucchio stanno?

La “spinta gentile” mica è un mito.

Nel 2008 a Washington il neopresidente Barack Obama si era inventato l’Ufficio di Informazione e Affari Normativi – https://en.wikipedia.org/wiki/Office_of_Information_and_Regulatory_Affairs -. Contemporaneamente a Londra per David Cameron erastata costituita la Squadra delle Intuizioni Comportamentali – https://en.wikipedia.org/wiki/Behavioural_Insights_Team -.

Il tutto a seguire una teoria definita “paternalismo libertario”, cioè un approccio attivo nell’architettura delle scelte in psicologia ed economia comportamentale – https://it.wikipedia.org/wiki/Nudge_-_La_spinta_gentile -.

Nientemeno.

A me fa venire i brividi…

Parole. Anche queste. Tutte chiacchiere.

Ma allora… a che serve riflettere sulle storie?

Facile: a volare sopra il labirinto della mia vita, che come Dedalo ho costruito e in cui mi sono mosso finora, cercando di ritrovare il filo di un’esistenza: nelle storie in cui mi sto muovendo chi sono? Ulisse? Il marinaio che dubita? O Il marinaio che rema?
Perché mi fido, perché è andata bene finora, vuoi che vada male adesso?, perché non ho tempo per pensarci, perché se ci va il mio amico vado anch’io, perché perché perché…

Qual è la mia storia?

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